Si parla di occlusione o sub-occlusione intestinale ogni volta che c'è un arresto del transito intestinale con mancata emissione di feci ed anche di gas.
L'occlusione intestinale può essere causata da ostruzione per fecalomi, corpi estranei come concrezioni di vegetali o altro, polipi intestinali o neoplasie, gravi infiammazioni (diverticolite, morbo di Crohn), laparoceli o ernie strozzate, aderenze e briglie per precedenti interventi chirurgici, anche a distanza di molti anni, ed anche per altre varie cause come il volvolo ovvero rotazione del colon su se stesso (frequente in chi eccede nell'uso di lassativi).
Una paziente che ho operato recentemente si è occlusa per una briglia dopo 15 anni di benessere!
Nei bimbi l'occlusione intestinale avviene prevalentemente per invaginazione intestinale.
Occlusione intestinale, i sintomi:
Molto spesso l'occlusione intestinale è preceduta da dolori addominali ricorrenti, movimenti intestinali sempre più forti sino a fermarsi e stitichezza; può essere causata dall'interruzione dei movimenti peristaltici per molteplici cause tra cui malattie neurologiche, vascolari intestinali, peritonite, polmonite basale, spesso per uso di farmaci, anche antispastici (controllare sempre sul foglietto se il farmaco può provocare secchezza o stitichezza).
L'occlusione evolve con distensione dell'addome e con la mancata emissione di feci ed anche dei gas intestinali, nausea, disappetenza e vomito: dapprima alimentare e, poi, anche marrone o fecaloide.
La perdita di liquidi e sali minerali con il vomito provoca disidratazione ed alterazioni sempre più gravi del metabolismo sino allo shock se non si interviene al più presto.
La diagnosi circa la causa può essere molto complessa, ma i segni clinici ne chiariscono abitualmente molti aspetti specie se integrati da specifici accertamenti radiologici.
Qualora siano presenti i sintomi suddetti o anche vi sia il solo dubbio, è necessario interpellare il proprio medico e chiarire precocemente la situazione clinica per evitare danni che, talvolta, possono essere irreversibili, specialmente nei pazienti anziani, cardiopatici o con malattie sistemiche.
La cura può essere medica o chirurgica, anche complessa, ma da eseguire sempre il più precoce possibile, quando necessaria.