Può capitare di avere un fastidio o dolore nella zona ano-perineale e ciò può condizionarci la vita, anche gravemente. I disturbi anali, il più delle volte sono innocui, ma spesso possono nascondere alterazioni e malattie da non sottovalutare, principalmente nel sesso femminile.

In questi casi, le donne, pur avvezze alle problematiche del ciclo mestruale e dei disordini ginecologici (o anche alle esperienze di gravidanza e parto), si rivelano molto più sensibili e attente alle variazioni funzionali del corpo e a quelle estetiche. Tuttavia, quasi sempre, si soffermano solo sulla propria “superficiale” intimità.
Qual è realmente la normalità funzionale e anatomica della nostra zona più intima?
È necessaria una corretta informazione poiché la maggior parte delle persone non ha alcuna idea di quale sia la normale anatomia della zona anale. Spesso ignoriamo situazioni locali che vengono taciute dal partner, per rispetto e pudore, ma sono evidentemente sgradite o di forte disagio. Il prurito anale, infatti, può nascondere delle problematiche gastrointestinali ed essere espressione di una patologia che dev'essere approfondita.
In particolare, il canale ano-rettale, attraverso gli sfinteri e la mucosa, funge da valvola per il contenuto intestinale: gas, feci, liquami.
Quando si riscontrano alterazioni al canale ano-rettale, vi possono essere problemi disfunzionali sulla continenza. È simile a quando abbiamo l'acqua in bocca: se stiriamo un labbro, l'acqua fuoriesce.
Se è presente una plica o un nodulo emorroidario, si verifica un'incompleta chiusura con ano umido, cattivo odore o slip ombrati dalle secrezioni. L'odore delle secrezioni vaginali o dell'ano, non è percepito dal paziente ma può provocare nel partner forte repulsione sino alla inspiegabile cessazione dell'intimità.
Ma, allora, quale è la conformazione anatomica normale del piano perianale e perché può variare?
In condizioni di normalità, la cute scompare nel forame anale e la persona non riscontra disturbi anali né pruriti; non si notano pliche, escrescenze, vene o grinze, ma solo cute sana, così come nei sederini dei bimbi.
Normalmente il forame anale è posto all'apice di un cono. Situazioni patologiche, gravidanze ripetute, età avanzata e sforzi, possono provocare la discesa del piano perineale. È in questi casi che la V rovesciata della gioventù lascia il posto alla T rovesciata della vecchiaia.
Di solito, un'ampia zona di tessuto separa nettamente la vagina dall'ano.
Spesso è frequente una particolare conformazione, con la presenza di una plica, che deriva dall'unione delle grandi o piccole labbra e prosegue sino all'ano. Altre volte, invece, la zona è sottile ed è frequente la contaminazione genito-urinaria, con fenomeni infiammatori e ricorrenti cistiti da batteri fecali (e. coli). Alcune volte sono le incisioni chirurgiche del parto a deformare la zona.
Nel caso di disturbi anali o all'osso sacro (senso di peso, prurito, tracce di sangue o muco nelle feci, bruciore e altri disturbi) capita che l'esame esterno dell'ano non mostri alcuna alterazione. Solamente una visita specialistica accurata, con una innocua anoscopia, riesce a evidenziare eventuali cause oggettive di disturbi anali.
Nelle donne, il setto retto-vaginale può essere considerato una “struttura-barriera” che separa clinicamente il proctologo dal ginecologo, con importanti ripercussioni nella pratica ambulatoriale quotidiana e nell'indagine scientifica.
Chiediamo consiglio al nostro medico per avere specifiche nozioni, poiché spesso
ci accorgiamo di alcune situazioni locali che vengono taciute per rispetto e pudore
ma sono spesso sgradevoli o di forte disagio.
Se i disturbi anali ti tormentano, posso aiutarti!
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