La colecisti è la vescichetta collegata alle vie biliari, dove viene concentrata la bile prodotta dal fegato e deputata a digerire i cibi grassi.
Il dolore addominale a destra o al centro, della durata di almeno mezz'ora e abbastanza forte (specie se irradiato alla spalla destra), può essere espressione di una colica epatica. Ovvero, la colecisti non funziona bene e può aver formato sabbia biliare o calcoli nel suo lume.
Spesso sono presenti sintomi di meteorismo o difficoltà a digerire, specie cibi grassi, fritti, uova o cioccolata.
Se è presente anche la febbre, possono esservi complicanze infiammatorie della colecisti. Se le urine divengono color marsala, le feci molto chiare e la pelle gialla (ittero), possono esserci calcoli nello “scarico“ delle vie biliari. Questi possono provocare complicanze gravi come la pancreatite acuta .
Valutare le condizione della colecisti è semplice: basta un ecografia epatica. L'ecografia permette di individuare la presenza di calcoli, definirne numero e dimensioni.
Il fango biliare è una diagnosi esclusivamente ecografica, in soggetti asintomatici: poltiglia stipata nella parte più declive della colecisti, mobile quando si fa variare la posizione del paziente.
La cura deve essere indicata da uno specialista in grado di gestire le diverse fasi della malattia.
In presenza di una sintomatologia dolorosa (coliche biliari frequenti e severe) è necessaria la terapia chirurgica. Questa, quando possibile, si esegue con tecnica laparoscopica, sicura ed efficace.
Bisogna fare attenzione alle donne in gravidanza, nelle quali la calcolosi sintomatica espone a un incremento dei rischi.
In pazienti oltre i 65 anni di età, la terapia chirurgica dovrebbe essere effettuata ai primi sintomi. Questo perché, in questi casi, si registra un alto tasso di complicanze.
In caso di colica epatica o addominale è indicato interpellare il proprio medico, poiché esistono molte malattie (ulcera, appendicite, pancreatite, colica renale) che esordiscono con sintomi apparentemente simili.